RACCONTI

Paesaggi sospesi nel Tempo

Le Balze di Reggello.

C’è un filo invisibile che lega il tempo a questo territorio. Il tempo lo ha disegnato, lo ha reso così particolare ed unico. Un territorio e un paesaggio che sono diventati fonte d’ispirazione anche per Leonardo Da Vinci che in questa zona veniva a fare i suoi studi. Il Valdarno infatti due milioni di anni fa era un lago e il genio fiorentino era interessato a scoprirne l’origine. Si trova descrizione dettagliata delle sue ricerche nel Codice di Leicester:

Dal Valdarno di Sopra insino ad Arezzo si creava uno secondo lago il quale occupava tutta la detta valle di sopra per ispazio di 40 miglia di lunghezza… Questa valle riceve sopra il suo fondo tutta la terra portata dall’acque di quella intorbidata, la quale ancora si vede a piedi del Prato Magno restare altissima: e infra essa terra si vede le profonde segnature de’ fiumi che quivi son passati, li quali discendono dal gran monte di Prato Magno…

Non stupisce quindi ritrovare le Balze nei particolari dei paesaggi sui suoi dipinti, La Gioconda e non solo.

Per approfondire l’argomento consultate il link sull’immagine

Ovviamente l’unicità e la particolarità del paesaggio reggellese meritava un’escursione in sella all’eBike.

Partiamo il primo pomeriggio dal centro del paese in Piazza Potente. Il primo tratto è su strada (poco trafficata). Alla frazione di Cancelli imbocchiamo una deviazione e ci dirigiamo verso Pian di Tegna.

Siamo in piena campagna, ci sono vigne e ruscelli. La visuale è ancora chiusa perchè siamo sovrastati dalla vegetazione. La strada in discesa ci porta verso la valle in direzione Montanino. Appena arriviamo in fondo e superiamo la frazione abitata, iniziamo a godere delle prospettive dei paesaggi toscani.

Percorriamo la nuovissima pista ciclabile in direzione Rio Di Luco. La pista, per un territorio come il nostro, è un primo segnale positivo ma a mio modesto parere non basta.

Abbandonate le polemiche, ci affacciamo alla prima visione totale delle Balze reggellesi. Mi viene subito da pensare a quanto io sia fortunato a vivere in un territorio così bello e di come questo vada valorizzato.

Pedalando, le senzazioni che si provano sono travolgenti. Difficile descrivere la bellezza di questa valle e della natura in primavera. Ci avviciniamo metro dopo metro alle Balze. Da lontano, con la luce che ne illumina dei tratti, sembra quasi di ammirare una cattedrale gotica.

Questa parte della valle presenta molti calanchi, pedalando se ne intravedono diversi. La strada si dirama molte volte e ogni volta che imbuchiamo una deviazione, entriamo in piccoli angoli incantati.

Durante il percorso troviamo una coppia di escursionisti a piedi che con il loro cellulare, cercano di orientarsi. Decidiamo di fare una sosta per godere della pace che si prova ad essere in questo posto.

La senzazione è quella di trovarsi in un fotogramma di un film di Hayao Miyazaki

Il percorso è lungo circa 24 Kilometri e vista la pendenza da affrontare al ritorno per rientrare a Reggello, è consigliato un minimo di allenamento. Di sicuro la fatica è ripagata ampiamente. Come al solito vi lascio la traccia GPX da scaricare per la navigazione.

GPX

Non perdete l’occasione di vedere con i vostri occhi e con quelli di Leonardo, questi paesaggi sospesi nel tempo.

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