AVVENTURE

Dal Rifugio al Casentino

Due nuovi sentieri a disposizione per le tue avventure in e-Mtb.

I bellissimi panorami incontaminati del Casentino.

Da fine maggio e per tutta l’estate, al Rifugio di Secchieta, se siete amanti delle escursioni in e-Mtb, potete divertirvi a scoprire non solo il bellissimo crinale del Pratomagno ma anche affrontare due nuovi sentieri studiati appositamente per il vostro divertimento. Nel mio precedente articolo, che trovate a questo link, vedrete la mappa completa, potrete scaricare le tracce GPX ed avere tutte le informazioni necessarie.

Il Casentino, un territorio tutto da scoprire.

I due nuovi precorsi (azzurro e rosso) si rivolgono al lato della montagna che percorre la foresta Casentinese. Guardando quei panorami si ha la senzazione di tornare indietro nel tempo. Solo natura a perdita d’occhio, come se la civiltà in questo angolo del pianeta facesse fatica ad avanzare. La curiosità era tanta perchè i ciclisti del Valdarno non sono frequestatori di questo versante. Per questo accogliamo l’invito del rifugio e decidiamo di affrontarli per scoprirli e recensirli.

Il primo tratto è condiviso da entrambi i sentieri, si scende giù per pochi chilometri fino al primo bivio.

Decidiamo di affrontare per primo il sentiero azzurro. I percorsi sono ben segnalati, non c’è il rischio di perdersi, anche se vi consiglio comunque di scaricare la traccia GPX (non si sa mai). Il sentiero azzurro è il più lungo dei due, se siete ben allenati e volete affrontarlo in modo sostenuto e veloce, in circa un’ora abbondante siete in grado di completare l’anello. Se invece preferite fermarvi e fare fotografie ad ogni panorama mozzafiato, allora prendetevi anche due ore… Tempo ben speso.

La prima parte del sentiero ha una pendenza relativamente semplice, è largo e il terreno poco accidentato. La foresta è molto folta e avvolgente. A circa un terzo del tragitto si arriva su una parte del crinale più esposta dalla quale si può ammirare la natura a perdita d’occhio.

Subito dopo si inizia a scendere in modo divertente e veloce, diversi gradini da affrontare. Noi a velocità sostenuta ci siamo divertiti parecchio senza troppe preocupazioni. Alla fine della discesa si raggiunge la strada asfaltata che riporta in circa 30 minuti al rifugio, chiudendo l’anello. Per via delle pendenze e di alcuni tratti tecnici vi consiglio di affrontarlo con attenzione e sopratutto dotati di casco integrale.

Il sentiero rosso invece è più corto ma tecnicamente più impegnativo. Sempre dal rifugio si inizia a scendere passando nella foresta guadando un paio di ruscelli in una sequenza di curve divertenti. Questo sentiero è praticamente tutto nel bosco, e per alcuni tratti percorre la via Francigena. Personalmente l’ho preferito all’azzurro. Per chiudere l’anello (sempre a velocità sostenuta) si impiega all’incirca 40 minuti.

In conclusione, se volete passare una giornata intera a scorrazzare per sentieri, il Rifugio è il punto di partenza ideale. Con i suoi tre percorsi (ad ora tracciati) potete raggiungere la Croce del Pratomagno (30Km A\R), visitare una porzione della foresta Casentinese (sentiero azzurro 14Km A\R) e sfrecciare giù per un tratto della via Francigena (sentiero rosso 6Km A\R).

Il percorso del crinale del Pratomagno si merita una recensione a parte.

Un ringraziamento a Roberto che mi ha accompagnato in questa avventura.

Vi ricordo anche di non andare via senza aver mangiato la schiacciata, dopo tutti questi chilometri ve lo sarete meritato!

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