RACCONTI

Sempre più in alto

Ho comprato la e-Mtb di istinto, senza riflettere. Non mi sono fatto nessuna domanda, niente di specifico, nonostante non sia un acquisto di poco conto. Sono stato fortunato anche perchè, essendo la prima, adattarsi alla guida è stato un imprinting. Dopo quasi sei mesi invece ho iniziato a pormele le domande. Sarà stata la scelta migliore? E’ il modello giusto per me? Tutte questioni che uno dovrebbe porsi prima dell’acquisto e non dopo. Decido allora di farmi un’idea più precisa.

In cima alla vetta

Dedicandomi alla lettura sui magazine di settore e sui social, nelle community di appassionati, mi imbatto in un post promozionale dell’Agazzini su Facebook. L’ultimo loro modello di e-Mtb è molto bello, la cifra per acquistarla non è come si suol dire “modica”. Clicco sul post per vedere le foto e mi appaiono anche i commenti. La maggior parte hanno un tenore ironico e irriverente, il prezzo è considerato da molti, non in linea con il mezzo “bicicletta a pedalata assistita”.

Uno in particolare mi colpisce, recita così:

“E’ il classico mezzo per uomini di mezza età che non hanno più il fisico ma vogliono sentirsi ancora dei ragazzini, poveracci”

In quel momento mi sono sentito punto sul vivo, spengo il cellulare, lo getto via e mi distraggo nel fare altro cercando di dimenticare quelle parole.

Solo ora però, riflettendoci per tanto tempo, sono giunto ad una conclusione. Quella persona che ha scritto il commento, si sbaglia di grosso. Sicuramente l’autore è un ragazzo che si dedica alla Mtb in modo tradizionale, per lui è uno sport adrenalinico vissuto solo ed esclusivamente per il momento della discesa. Ed è in questa comparazione tra Mtb VS e-Mtb, che sta lo spirito dello sport che pratichiamo noi.

Il fatto di avere un motore elettrico che ti aiuta nei momenti più difficili, ti permette di scalare vette più alte inerpicandoti sulle rocce. Il motore non elimina la fatica, la dilata nella pendenza e nel tempo. Questa riflessione sembra quasi filosofica e nella sostanza lo è! La scalata si trasforma in una pratica meditativa e trascendentale. Quante volte mi sono ritrovato in cima ad una vetta in un bosco, dopo una fatica immensa, a conteplare il paesaggio della vallata, in perfetta solitudine sentendomi un privilegiato. Il silenzio, la visuale, la natura che ti circonda. Non è la meta che conta, ma il viaggio che si intraprende per raggiungerla.

E’ vero, ho una certa età, ed è anche vero che il mezzo elettrico mi fa sentire ancora un ragazzo. I pregiudizi sulla e-Bike non ci interessano, siamo indifferenti alle critiche.

“Quello che conta davvero, è puntare sempre più in alto”.

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Un commento

  • Rossi Marco

    Tantissimi tantissimi complimenti per il lavoro che stai facendo 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻

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